Un lumino acceso per ogni confratello che non è più tra noi

Un lumino acceso per ogni confratello che non è più tra noi

Seppur nel rispetto delle norme anti Covid si è rinnovato l’appuntamento con la visita ai confratelli defunti seppelliti nel cimitero comunale di Vasto, un gesto fraterno verso chi ha indossato la mozzetta azzurra con la croce biancorossa della Confraternita della Sacra Spina e Gonfalone.

Questa mattina il priore Massimo Stivaletta, accompagnato da alcuni confratelli, ha deposto un lumino sulla tomba di chi non è più tra noi. Diciassette lumini accesi per Antonio Parente, Luigi Pracilio, Bruno Simionato, Angelo Ialacci, Fernando Calvano, Marco Pracilio, Antonio Sorgente,  Silvio Petroro,  Giuseppe Trovarelli, Giuseppe Ruzzi, Giuseppe Bucciarelli, Aurelio Autunno, Carlo Foia, Antonio Galasso, Vincenzo Ialacci, Nicola Cinquina e Cesario Del Roio. Uno in più per ricordare don Nicola Di Clemente, per anni indimenticato parroco della chiesa di Santa Maria Maggiore.

“La luce del tuo Volto splenda su di lui o Signore; per la tua misericordia sia ammesso nel tuo Regno, nella tua gioia e nella tua pace ti lodino in eterno. Amen”. Sono le parole con la dedica personalizzata apposta sui lumini. All’appello dei diciannove confratelli defunti mancavano Andrea Schieda e fratel Pietro del Grosso che riposano in altri cimiteri.

Il “cammino” è stato guidato dal  priore con la recita del Credo e dell’Eterno riposo e l’accensione di un lumino.

Dopo aver compiuto questo fraterno gesto di vicinanza tutti nella chiesa di Santa Maria Maggiore dove il parroco emerito, don Decio D’Angelo, ha celebrato la santa messa con il vangelo che oggi ci ha ricordato le otto beatitudini.

Si nasce copia, si muore originale. (Anomino)

• 1 novembre 2020

CONFRATELLI DEFUNTI

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *