Memoria e luce nel giorno della candelora

Memoria e luce nel giorno della candelora

Intensa partecipazione nella parrocchia di Santa Maria Maggiore in Vasto nella giornata che la Chiesa, a quaranta giorni dal Natale, ricorda la presentazione di Gesù al tempio.

Per la Confraternita della Sacra Spina e Gonfalone la candelora rappresenta un momento particolare. La santa messa viene preceduta dalla recita della corona del rosario di san Bonaventura da Bagnoregio, primo assistente spirituale delle Confraternite del Gonfalone.

Poi l’accensione delle candele, con tutta la comunità, per arrivare al presbiterio in processione per partecipare alla celebrazione eucaristica presieduta dal parroco e nostro assistente, don Domenico Spagnoli.

Molto profonda la sua riflessione nell’omelia dove ha sviluppato i termini memoria e luce. Oggi si fa memoria di un evento nel quale una donna, per purificarsi dopo il parto, doveva presentarsi al tempio e consegnare il primogenito maschio che “doveva essere riscattato” per fare memoria, come chiese Mosé, del passaggio dell’angelo della morte quando sterminò tutti i primogeniti degli egiziani, tranne i figli degli ebrei.

Il sacerdote ha ribadito il valore del dono della vita e il dovere di ringraziare Dio.

La seconda parola la luce partendo dall’incontro di Simeone all’ingresso del tempio che mosso dallo Spirito Santo, accogliendo Gesù fra le braccia affermò: Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola, perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, preparata da te davanti a tutti i popoli: luce per rivelarti alle genti e gloria del tuo popolo Israele”.

L’invito ad accendere la candelina nelle nostre case nei momenti bui, nei momenti di tenebre per pregare, magari con qualcuno, “per ricordare che Gesù è quella luce” perché “Gesù è la luce dei nostri passi”.

# 2 febbraio 2024

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