Con un invito a tutti i confratelli perché si sentano sempre “persone in funzione del servizio agli altri e mai per proprio tornacorto” si è concluso l’intervento del priore Massimo Stivaletta nel corso dell’assemblea annuale che quest’anno coincide con le votazioni per il rinnovo del consiglio direttivo per il quinquennio 2021-2015. Stivaletta lascia l’incarico dopo dieci anni per quanto stabilito dallo statuto che prevede che non si possa restare nel direttivo per più di due mandati consecutivi.

E’ più che positivo il bilancio di Stivaletta che in questi anni ha fatto crescere la Confraternita diventata ancor più parte integrante della città sempre al servizio della parrocchia di Santa Maria Maggiore nell’impegno “con gesti di carità verso le persone bisognose divenendo parola incarnata”, contribuendo al culto nella costante formazione cristiana, confortata dalla guida spirituale del parroco e assistente don Domenico Spagnoli.

Confraternita della Sacra Spina e del Gonfalone “aperta all’accoglienza, alla solidarietà e all’aiuto reciproco”.

L’assemblea era stata aperta dalle parole dell’assistente che affidandosi alla parola di Dio aveva indicato come il valore della persona non si misuri nella quantità dei consensi ma nel suo servizio agli altri e nella disponibilità all’ascolto invocando la discesa dello Spirito Santo su tutti i confratelli.

Unico intervento quello del primo priore Nino D’Annunzio che, nel ringraziare Massimo Stivaletta per l’impegno e la dedizione mostrata nel corso dei suoi mandati, ha ribadito l’importanza dell’appartenenza alla Confraternita della Sacra Spina e Gonfalone.

L’assemblea ha infine approvato all’unanimità il bilancio d’esercizio dell’anno 2020 sapientemente illustrato dal tesoriere Severino Costanzo.

Domani sera si conosceranno i sette componenti del nuovo Consiglio direttivo tra i quali sarà scelto il nuovo priore.

• 14 gennaio 2021