“Facciamo memoria delle nostre fragilità e iniziamo un nuovo cammino di preparazione”. E’ l’invito che ha rivolto questa sera, durante l’omelia nella funzione del Mercoledì delle Ceneri, il parroco di Santa Maria Maggiore e assistente spirituale della Confraternita della Sacra Spina e del Gonfalone, don Domenico Spagnoli.

Una chiesa gremita di fedeli per l’inizio del tempo quaresimale per l’inizio del cammino verso la Pasqua “per ottenere durante la penitenza quaresimale il perdono dei peccati e una vita rinnovata a immagine del Signore risorto. Egli vive e regna nei secoli dei secoli”. Don Domenico ha utilizzato durante la sua riflessione tre parole: cenere, cuore e segreto. Cenere quale simbolo di penitenza e per ricordare la povertà del proprio peccato. “Dalla cenere si deve ripartire ricordando la precarietà della nostra vita e dalla necessità di rigenerarci. Solo dalla cenere e dalla polvere possiamo rialzarci. Prendiamo consapevolezza di ciò che siamo”. Il parroco ricorda come la Quaresima ci aiuti a considerare l’essenziale per riscoprire attarverso la bellezza di Dio nel segreto del nostro cuore perché abbiamo bisogno dell presenza segreta di Dio nella nostra storia. “Abbiamo bisogno dell’infinito amore di Dio – ha aggiunto don Domenico – per questo non indurite il vostro cuore e buona quaresima in vista della resurrezione”.

Molto toccante il rito dell’imposizione delle ceneri. Tutti in ordinata fila per riceverle sul capo e ascoltare il sacerdote pronunciare le parole: “Ricordati che sei polvere, e in polvere tornerai. Convertitevi e credete al Vangelo”.

Alla cerimonia ha partecipato un gran numero di confratelli in abito liturgico.