Gesù è la luce che deve illuminare la nostra vita. Dobbiamo metterci in ascolto della Parola di Dio. Essere presentati a Dio rinnovati nella grazia. Sono alcuni dei concetti, alimentati da una profonda fede, focalizzati nel corso dell’omelia da don Domenico Spagnoli, parroco di Santa Maria Maggiore di Vasto e assistente della Confraternita della Sacra Spina e del Gonfalone, nel corso della celebrazione della messa vespertina della Candelora, la festa liturgica della luce, per fare memoria della presentazione di Gesù al tempio a quaranta giorni dalla sua nascita. Cerimonia eucaristica iniziata con l’accensione all’ingresso della chiesa delle candele e con la processione dei confratelli della Sacra Spina e del Gonfalone.
Do Domenico ha ribadito come Gesù sia la luce delle genti che rischiara le nostre tenebre, quelle del peccato. Una candela da serbare e utilizzare con cura nelle nostre case nella consapevolezza che Gesù Cristo si rivela a tutti “come datore di pace, di gioia e di vita eterna”.
La Santa Messa è stata introdotta dalla processione in chiesa con la recita di una parte dei confratelli della Corona di San Bonaventura, del Magnificat e della Preghiera a Santa Maria della Purità, nell’antica cappella a lei dedicata dove viene conservata la tela della Madonna del Gonfalone di scuola veneta del XVI. Preghiera recuperata alla recita della nostra Confraternita frutto del prezioso lavoro di ricerca nell’archivio storico della Confraternita dal confratello Antonio Selleri. Per volere del nostro assistente don Domenico si torna a sgranare la corona del rosario di San Bonaventura da Bagnoregio, vescovo e dottore della Chiesa e primo assistente spirituale delle Confraternite del Gonfalone.
La corona, come spiega il cerimoniere Valter Marinucci, è composta da 25 Pater Noster, 25 Ave Maria, 7 Pater Noster e 7 Ave Maria e un Eterno riposo. Un sentito momento di preghiera in onore della Madonna della Purità o del Gonfalone, protettrice delle Confraternite.
