La missione della comunità

La missione della comunità

La missione della comunità: è il tema sul quale ci ha chiamati a riflettere l’assistente spirituale, don Domenico Spagnoli, nel corso del ritiro spirituale che sabato 19 gennaio è stato ospitato nella chiesa di Sant’Onofrio a Vasto. La meditazione ha avuto come spunto di riflessione la Lettera ai Romani (12, 4-21) con un corpo solo e molte membra che non hanno la medesima funzione. Don Domenico ha invitato a considerare che “siamo un solo corpo in Cristo e, ciascuno per la sua parte, siamo membra gli uni degli altri. Abbiamo doni diversi secondo la grazia data a ciascuno di noi”. E’ stato immediato il parallelo con il nostro essere confratelli della Sacra Spina e del Gonfalone. Forte l’invito a riconoscere che nella Confraternita abbiamo bisogno gli uni degli altri per lavorare in comunione nel nome di Cristo.

Incontro di spiritualità che ci ha aiutato a ricordare di donare con semplicità e che “la carità non sia ipocrita: detestate il male, attaccatevi al bene; amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda”.

Un invito nel rispetto reciproco e a non essere pigri nel fare il bene e a praticare i verbi della carità in particolare verso coloro che non possono dare nulla in cambio.

Altro argomento di discussione i capitoli 6 e 7 della “Gaudete et Exsultate” di Papa Francesco per “svelarci” come ci sia la santità quotidiana quella della Chiesa militante quella “della porta accanto” di quelli che vivono vicino a noi e sono un riflesso della presenza di Dio.

Nei gruppi l’assistente spirituale ha suggerito tre piste di riflessione che vale la pena da tenere a mente:

  • Di fronte all’impegno di costruire e custodire la comunione in questo corpo che è la Chiesa: cosa faccio per agevolare la Grazia di Dio? Cerco di mettere a disposizione con generosità il mio talento? Apprezzo quello che fanno gli altri?
  • Detestare il male e non le persone, gareggiare nello stimarci a vicenda. Quali passi potrei fare per vivere questi versetti nella mia Confraternita? Aspetto che comincino gli altri o provo ad impegnarmi io per primo?
  • Quale male devo vincere con il bene? Quale logica devo rompere anche nel mio approccio agli altri, alla Confraternita o alla Parrocchia?

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