Pellegrini innamorati di Maria, in cammino da Pollutri alla Madonna di Miracoli

Pellegrini innamorati di Maria, in cammino da Pollutri alla Madonna di Miracoli

“Maria e i giovani”, nell’anno del cammino verso il Sinodo dei vescovi dedicato proprio ai giovani, è il tema del ventiquattresimo pellegrinaggio mariano da Pollutri a Miracoli di Casalbordino. Come accade già da diversi anni la nostra Confraternita è stata presente partecipando a questo cammino mariano.

Un lungo e orante corteo composto da migliaia di fedeli, confraternite e associazioni parrocchiali e dai sacerdoti provenienti da tutta la diocesi di Chieti-Vasto, guidati dall’arcivescovo Bruno Forte. Canti, preghiere e spunti di riflessione per percorrere i sei chilometri che separano i due comuni, fino al piazzale della Basilica della Madonna dei Miracoli, dove è stata celebrata la santa messa concelebrata dal nostro arcivescovo con il vescovo emerito di Trivento, Domenico Scotti.

Presenti i gonfaloni dei Comuni di Casalbordino, Pollutri, Villalfonsina e Scerni e dell’Unione dei Comuni di Miracoli. Un atto di devozione che si ripete per la ventiquattresima volta, sulle orme di Alessandro Muzio, il contadino che nel 1576 ricevette l’apparizione della Madonna nel luogo dove ora sorge la Basilica della Madonna dei Miracoli, per un pellegrinaggio istituito dal cardinale Edoardo Menichelli, allora arcivescovo della diocesi di Chieti-Vasto.

Nel suo saluto alla partenza da Pollutri mons. Forte ha rivolto parole piene d’amore verso i giovani che crescono sani e felici per l’amore ricevuto dagli altri. Un cammino di pellegrini pregni d’amore mariano e di fede per “raccogliere l’annuncio di vita eterna donatoci dal Signore”. L’arcivescovo ha ribadito il ruolo che avranno i giovani nel prossimo sinodo e l’importanza di non smettere mai di pregare per la vita sacramentale invitando a farlo anche per le vocazioni sacerdotali e in particolare per tre giovani (Roberto, Emilio e Matteo) che il prossimo 27 giugno saranno ordinati presbiteri. Per la Confraternita sarà una preghiera più intensa perché don Matteo Gattafoni per due anni si è preparato al suo sì a Gesù Cristo nella nostra parrocchia, con la vicinanza del nostro parroco e assistente don Domenico Spagnoli.

Nell’omelia, sul sagrato della Basilica, il presule ha contemplato il mistero della Trinità attraverso la fedeltà a Maria, la madre a cui possiamo rivolgerci e affidarci.

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