Ultimo appuntamento mensile con la riunione formativa, prima della pausa estiva, nella sede della Confraternita della Sacra Spina e del Gonfalone con l’assistente don Domenico Spagnoli.
La scelta dell’argomento di riflessione è caduta sull’esortazione apostolica Gaudete et exsultate di papa Francesco sulla chiamata alla santità nel mondo contemporaneo. In particolare sono stati letti e commentati i capitoli “La tua missione”, “L’attività che santifica” e “Più vivi, più umani”. Il parroco della chiesa di Santa Maria Maggiore di Vasto, prendendo spunto dall’esortazione apostolica, a invitato a “non avere paura della santità. Non ti toglierà forze, vita e gioia”.
Intenso il passaggio compiuto da don Domenico nel ricordare che la presenza in Confraternita è una missione perché “ognuno di noi ha una missione. “Abbiamo bisogno di concepire la totalità della tua vita come una missione. Prova a farlo ascoltando Dio nella preghiera e riconoscendo i segni che Egli ti offre”. Ma è necessario lasciarsi rinnovare dallo spirito anche attraverso gli errori e nei momenti negativi evidenziando come “senza un cammino di grazia tutti siamo più vulnerabili, ma senza impegno non ci sarà l’opportunità per santificarsi”.
Ci sono i santi della porta accanto. Scrive papa Francesco: “Mi piace vedere la santità nel popolo di Dio paziente: nei genitori che crescono con tanto amore i loro figli, negli uomini e nelle donne che lavorano per portare il pane a casa, nei malati, nelle religiose anziane che continuano a sorridere. In questa costanza per andare avanti giorno dopo giorno vedo la santità della Chiesa militante. Questa è tante volte la santità “della porta accanto”, di quelli che vivono vicino a noi e sono un riflesso della presenza di Dio, o, per usare un’altra espressione, “la classe media della santità”.
