La Sacra Spina tra le mani amorevoli dell’Arcivescovo

La Sacra Spina tra le mani amorevoli dell’Arcivescovo

Accompagnata dallo struggente canto con il quale si chiede “di allontanare da noi ogni peccato e ogni male”, la Sacra Spina ha attraversato in processione le strade della Città del Vasto tra le mani amorevoli dell’Arcivescovo della diocesi di Chieti-Vasto, mons. Bruno Forte, introducendoci così con un salutare anticipo già nei riti della Settimana Santa.

La Festa della Sacra Spina – custodita nella chiesa di Santa Maria Maggiore e donata dal pontefice Pio IV a Ferdinando d’Avalos delegato al Concilio di Trento – ha avuto quest’anno un valore particolare, perché ha coinciso con la Stazione Quaresimale della zona pastorale di Vasto, formata da undici Comuni e venticinque Parrocchie.

«Festa alla quale ci siamo preparati – come ha spiegato nel suo saluto d’ingresso il parroco don Domenico Spagnoli – meditando durante la Quintena sul tema della famiglia nel grande progetto di Dio» e scoprendo come «la Spina metta a dura prova il nostro percorso di vita facendo verità, riuscendo a far emergere ciò che di vero c’è dentro di noi». Don Domenico nel suo saluto iniziale ha riportato al Presule la scena degli Atti degli Apostoli al Capitolo II, quando durante il discorso di Pietro i giudei si sentirono “trafiggere il cuore” e chiesero allo stesso: «Che cosa dobbiamo fare? ». Con questa stessa domanda il parroco ha espresso la fiducia del Popolo vastese nella guida di Colui che ancora oggi è «segno di Cristo Pastore che guida il suo gregge verso i pascoli di vita eterna».

E Padre Bruno, quasi a voler raccogliere questa sollecitazione, ha evidenziato l’opportunità della preghiera collettiva «come grande momento di comunione, di testimonianza. Tutti insieme, sacerdoti, diaconi, popolo di Dio, al cospetto di questo segno della Passione del Signore». Egli ha ricordato, anche come gesto di gratitudine verso la comunità di Santa Maria Maggiore, la visita dello scorso settembre fatta alla Sacra Spina dalla Commissione misto Cattolica-Ortodossa che ha evidenziato «la profonda venerazione dei patriarchi, degli arcivescovi, dei vescovi e dei teologi di tutte le chiese ortodosse del mondo e dei rappresentanti della chiesa cattolica» verso questa reliquia.

Egli ha ribadito, poi, come la Passione di Gesù sia a fondamento dell’unità per la quale preghiamo, che desideriamo certi che la comunità diocesana si ritrova attorno al Vescovo come in questi giorni la comunità vastese si è ritrovata attorno alla Sacra Spina rimando alla Passione di Gesù. In forza di questa affermazione ha invocato dal pulpito la grazia e la misericordia del Signore «perché faccia in noi l’unità che Lui vuole, per la quale si è offerto sulle braccia della croce» consapevoli di essere amati da Dio che ci dona «legami veri di fede, di carità e di speranza».

Al termine della cerimonia eucaristica, con la partecipazione delle altre cinque Confraternite cittadine e di quelle di diverse città, ha avuto inizio la processione «umile e solenne». Il cammino è stato caratterizzato dalla preghiera «per tutta la comunità ecclesiale, per Papa Francesco, per tutta la Chiesa ovunque diffusa», supplicando Dio davanti ai dolori del mondo, per il dono della pace. L’Arcivescovo ha ancora aggiunto: «e preghiamo anche per le tante vittime della violenza, di questa assurda violenza, con la guerra vissuta con tutti i mezzi come sta accadendo in Siria, e chiediamo al Signore misericordia per tutti».

Prima dell’uscita dalla chiesa c’è stata la lettura di parte del messaggio quaresimale dell’Arcivescovo di preparazione alla Pasqua: “Diamo senso alla vita seguendo il Signore Gesù” con i suoi richiami alla chiamata ad uscire da noi stessi per impegnarci in un servizio d’amore verso gli altri con il dono di noi stessi e con un’attenzione tutta speciale ai giovani bisognosi «di incontrare testimoni credibili di questo coraggio della verità, ispirato alla carità e vissuto con umiltà e fortezza».

Come ricordato, la Festa della Sacra Spina ha avuto un cammino di preparazione con la Quintena aperta da don Domenico con una profonda riflessione teologica sull’inno Ave Spina «quale canto d’amore» cui ha fatto seguito un articolato cammino di analisi della famiglia in diverse declinazioni: “Matrimonio e amore appassionato” con don Nicola Del Bianco, direttore dell’Ufficio di Pastorale Familiare di Chieti-Vasto; “Matrimonio e responsabilità” con Alessandro e Roberta D’Incecco, coniugi della Pastorale Familiare dell’Arcidiocesi di Chieti-Vasto; “Diventare padri e madri” con Massimo e Valentina Paolini, coniugi della Pastorale Familiare dell’Arcidiocesi di Chieti-Vasto; “Matrimonio e santificazione” con on Cristiano Marcucci, direttore dell’Ufficio di Pastorale Familiare di Pescara-Penne.

La solennità della Celebrazione e la partecipazione di popolo di Dio hanno incoraggiato tutti a preparare il cuore al cammino ancora da fare nel servizio alla Chiesa e al mondo.

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