La Chiesa e l’appartenenza al popolo di Dio

La Chiesa e l’appartenenza al popolo di Dio

Riunione formativa mensile della Confraternita che cade a pochi giorni dall’inizio del tempo quaresimale dopo aver celebrato il mercoledì delle Ceneri. L’assistente spirittuale e parroco della chiesa di Santa Maria Maggiore, don Domenico Spagnoli, ha incentrato la riflessione prendendo spunto dal discorso tenuto da papa Francesco nell’udienza generale del 25 giugno 2014 sul tema della Chiesa e in particolare l’appartenenza al popolo di Dio.

In particolare don Domenico ha commentato la catechesi del pontefice evidenziando come la nostra identità cristiana è nell’appartenenza alla Chiesa perché non siamo cristiani a titolo individuale ma in quanto popolo di Dio. Molto interessante la meditazione sull’essere cristiani in forza di coloro che ci hanno preceduto: “La fede l’abbiamo ricevuta dai nostri padri, dai nostri antenati e da coloro che l’hanno insegnata e che abbiamo incrociato nella nostra vita”. In effetti se ci pensiamo un attimo verrà facile pensare a un sacerdote, a una suora, a uno dei genitori, a una catechista o alla nonna che più di altri “ci ha insegnato a fare il segno della croce e a recitare le prime preghiere” come ci ricorda papa Francesco. Questa è la Chiesa “una grande famiglia, nella quale si viene accolti e si impara a vivere da credenti e da discepoli del Signore Gesù” per un cammino che “possiamo vivere non soltanto grazie ad altre persone, ma insieme ad altre persone”.

Infine una profonda verità dalla quale non si può fare a meno: “Non si può amare Dio senza amare i fratelli, non si può amare Dio fuori dalla Chiesa; non si può essere in comunione con Dio senza esserlo nella Chies, e non possiamo essere buoni cristiani se non insieme a tutti coloro che cercano di seguire Signore Gesù, come un unico popolo, e questo è la Chiesa”.

 

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